INTERROGAZIONE
(risposta orale)
N. 445 – Adeguata perimetrazione dell’istituenda ZES ex d.l. n. 91 del 2017 con riferimento all’area portuale di Augusta (SR).
Al Presidente della Regione, premesso che ai sensi degli artt. 4 e 5 del D.L. n.91/2017 per ZES si intende: una zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, situata entro i confini dello Stato, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale, e che comprenda almeno un’area portuale con le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315 dell’11 dicembre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, collegata alla rete transeuropea dei trasporti (TEN-T);
richiamato il Regolamento istitutivo delle ZES, cioè il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri n.12/2018, relativamente all’articolo 3, che qui si intende integralmente riportato;
considerato che:
non si ravvisa, quindi, nelle norme che regolamentano la procedura di istituzione delle ZES alcun vincolo inerente alla esclusione di aree soggette a vincoli di natura ambientale;
le uniche limitazioni previste a livello normativo riguardano la sussistenza del nesso economico-funzionale, l’esclusione di zone residenziali ed il rispetto della superficie massima prevista dall’allegato 1;
al fine di pervenire ad una proposta di istituzione della ZES la delibera di Giunta n.145 del 28.03.2018 ha istituito una Cabina di regia con ‘il compito di elaborare la proposta di istituzione della ZES al Presidente del Consiglio dei Ministri corredata dal piano di sviluppo strategico’;
la suddetta Cabina è presieduta dal Presidente della Regione (o su delega dall’Assessore alle Attività produttive ed è coordinata dal Capo di Gabinetto del Presidente della Regione;
pervengono notizie inerenti alla possibile esclusione dalla perimetrazione delle ZES, sulla base del redigendo Piano di Sviluppo Strategico, di aree di enorme importanza strategica quali il porto di Augusta e, più in generale, di siti di interesse nazionale ( SIN );
è ampiamente noto come il porto di Augusta sia caratterizzato da dati sul flusso portuale e retroportuale di enorme rilievo e costituisca uno dei principali porti a livello nazionale con un enorme potenziale di sviluppo nell’area del Mediterraneo;
l’assenza di un organico piano di sviluppo socio economico a livello regionale che contempli anche la risoluzione delle problematiche inerenti all’impatto ambientale non può determinare come conseguenza che il territorio del siracusano perda l’opportunità di essere incluso adeguatamente nella costituenda ZES;
analogamente, la risoluzione delle problematiche connesse al piano paesaggistico non può tradursi in una limitazione delle già scarse opportunità di sviluppo economico del territorio regionale;
la Regione siciliana dovrebbe promuovere lo sviluppo di aree con elevato potenziale soprattutto se già inserite all’interno di Distretti produttivi che dimostrano una forte vocazione imprenditoriale;
la stessa normativa per la istituzione delle ZES prevede la possibilità di introdurre adeguate norme per lo snellimento delle procedure burocratiche;
per sapere se non ritenga opportuno e urgente chiarire sulla base di quali criteri la Cabina di Regia stia effettuando la perimetrazione della istituenda ZES e se non ritenga opportuna altresì l’inclusione dell’area portuale di Augusta nella stessa.
(26 settembre 2018)
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